Consigli per una crescita sana dei capelli
Anche se tutti abbiamo almeno un amico che fa sembrare tutto facile, mantenere sani i capelli può essere sorprendentemente problematico. Tutti vorremmo avere una chioma folta e lucente, ma troppo spesso cadiamo preda di soluzioni per il trattamento dei capelli che poi si rivelano inefficaci, se non addirittura nocive.
Essendo una persona con i capelli ricci, sin dall'inizio ho dovuto imparare a prendermi cura dei miei capelli in modo adeguato. In qualità di dermatologo, vedo e tratto quotidianamente i disturbi dei capelli e del cuoio capelluto e sono testimone in prima persona di molti pazienti che commettono alcuni degli stessi errori che ho fatto io in passato.
Continua a leggere per saperne di più su alcuni disturbi comuni con cui mi confronto nella mia clinica e per scoprire come migliorare la salute dei tuoi capelli e del cuoio capelluto.
Rottura dei capelli
Come dimenticare quei momenti in cui armeggiavamo asciugacapelli, piastre o arricciacapelli nella speranza di ottenere quell'aspetto splendente e disinvolto che avevamo visto sfoggiare alla nostra celebrità preferita sulla copertina di una rivista. Sedute per ore sulla poltrona del salone di bellezza con l'obiettivo di raggiungere quella perfetta tonalità di biondo per rinfrescare il nostro look estivo. Il modo in cui diamo forma ai nostri capelli ne influenza l'integrità in maniera significativa: una gestione impropria del calore, ad esempio, potrebbe renderli secchi e fragili. Razionalmente, siamo consapevoli che probabilmente non è il massimo "cuocere" le nostre delicate ciocche a 400 gradi, ma lo facciamo lo stesso.
Quindi, in che modo il calore e le sostanze chimiche danneggiano i capelli e perché ciò porta alla loro rottura e caduta? Si ritiene che simili interventi traumatici danneggino la cuticola, vale a dire lo strato protettivo esterno del fusto del capello. A sua volta, la struttura proteica del capello viene alterata a tal punto da portare alla tricoressi nodosa acquisita, un'anomalia comune del fusto in cui si formano punti deboli e che rende secchi e privi di lucentezza i capelli, i quali tendono a rompersi più facilmente in detti punti.
Se hai intenzione di ricorrere allo styling a caldo (e so che lo farai!), ecco alcuni suggerimenti da tenere a mente per ridurre al minimo o persino prevenire i danni causati dal calore:
- Imposta il livello di calore più basso possibile per ottenere il risultato desiderato: non sempre vale l'uguaglianza "più caldo è, migliore sarà"!
- Fai del tuo meglio per ridurre la frequenza d'uso di strumenti per lo styling a caldo: pensi di riuscire a cavartela con tre volte a settimana anziché ogni giorno? Anzi: che ne diresti di usarli solo una volta alla settimana?
- Riduci la quantità di tempo in cui i tuoi capelli sono effettivamente in contatto con la piastra o l'arricciacapelli.
- Lascia asciugare i capelli all'aria quando possibile: per accelerare il processo e proteggere le ciocche, prova un asciugamano per capelli, un asciugamano di cotone elasticizzato assorbente che consente di asciugare delicatamente i capelli senza effetto crespo e senza calore.
- Applica un termoprotettore prima del trattamento. Un termoprotettore di livello professionale può aiutare a proteggersi dai danni causati dal calore e dall'attrito generato dagli strumenti per lo styling.
Capelli secchi e fragili
Spesso è possibile rivolgersi ai parrucchieri per conoscere i prodotti da utilizzare per combattere i capelli opachi e secchi; a volte, però, i pazienti presentano questi quesiti proprio a me. Quando si affrontano i problemi legati al cuoio capelluto, di solito introduco il mio discorso parlando di shampoo e balsamo
La finalità dello shampoo per capelli è quella di pulire non solo i capelli, ma anche il cuoio capelluto da sporcizia, sostanze inquinanti, oli in eccesso, pelle morta e altri residui di grasso. Sebbene la maggior parte degli shampoo sia formulata anche con agenti condizionanti per ridurre al minimo l'effetto crespo, i balsami sono concepiti specificamente per rendere maneggevoli i capelli, ridurne l'elettricità statica e aumentarne lucentezza e brillantezza rimpiazzando gli oli naturali rimossi durante il lavaggio con lo shampoo. Inoltre, il balsamo può aiutare a trattare i capelli dopo averli sottoposti a trattamenti chimici e termici di stiratura, asciugatura e colorazione.
Ecco alcuni ingredienti da me consigliati per pulire e condizionare i capelli:
Balsamo al burro di karité
Questo ingrediente è stato a lungo pubblicizzato come alimento base da persone con i capelli ricci. Il balsamo al burro di karité, infatti, può essere usato nello styling quotidiano per aiutare a ridurre l'effetto crespo e proteggere dalle doppie punte o come condizionante intensivo per la notte.
Olio di Argan, burro di karité e aminoacidi
Shampoo e balsami realizzati con questo trio di ingredienti possono fornire la massima idratazione per capelli secchi, mossi e ricci; al contempo, la loro delicatezza fa sì che possano essere usati sui capelli colorati.
Olio di cocco
Ricco di grassi saturi, l'olio di cocco è ottimo non solo per idratare i capelli e il cuoio capelluto, ma anche per combattere la pelle ruvida e secca.
Desquamazione del cuoio capelluto
Non esistono capelli sani senza un cuoio capelluto sano: ciò spiega bene l'importanza di affrontare eventuali stati infiammatori che possono ostacolare la crescita dei capelli, specie in presenza di prurito che – è proprio il caso di dirlo – rappresenta una vera e propria fonte di grattacapi.
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce spesso il cuoio capelluto, manifestandosi con arrossamento, desquamazione ed eritemi. Si ritiene che la causa sia multifattoriale, risultante da una combinazione di fattori genetici ed esterni come stress e infezioni. Un altro disturbo cronico del cuoio capelluto molto comune prende il nome di dermatite seborroica. Conosciuta semplicemente come "forfora", essa condivide alcune caratteristiche con la psoriasi. La dermatite seborroica si presenta prevalentemente in aree della pelle con alte concentrazioni di ghiandole sebacee: viso, orecchie, torace e cuoio capelluto. La sovrapproduzione di sebo, prodotto dalle ghiandole sebacee, facilita la proliferazione della malassezia. Questo lievito rappresenta un normale componente della flora cutanea, anche in individui privi di forfora, perciò non è del tutto chiaro perché alcuni sembrano avere una risposta immunitaria mentre altri no. In ogni caso, dal momento che il legame tra forfora e malassezia è stato dimostrato, possiamo ricorrere a una varietà di farmaci per colpire sia il lievito che l'infiammazione a esso associata. Il seguente elenco evidenzia alcuni elementi per il trattamento della dermatite seborroica e della psoriasi. Essi sono da considerarsi come terapie per il cuoio capelluto e non per i capelli: per ottenere i migliori risultati, è quindi necessario mantenere la consueta routine di pulizia con shampoo e balsamo per non rendere secchi i capelli!
Catrame di carbone
Il catrame di carbone è una soluzione da banco per la forfora ostinata e può anche essere utile per contrastare la desquamazione, le screpolature e il prurito provocati dalla psoriasi sul cuoio capelluto. Questo prodotto è ideale per sciogliere le cellule morte della pelle e diminuire il turnover cellulare della pelle, riducendo così la formazione di squame.
Acido salicilico
L'acido salicilico aiuta ad affrontare la desquamazione che può causare irritazione, prurito e arrossamento associati alla psoriasi e alla dermatite seborroica.
Zinco piritione
Lo zinco piritione è presente in molti shampoo antiforfora: la sua funzione è quella di inibire la crescita di funghi e lieviti ritenuti responsabili dell'infiammazione correlata alla forfora.
Solfuro di selenio
A completare gli elementi che combattono la desquamazione vi è il solfuro di selenio, le cui proprietà antimicotiche ne giustificano la presenza in molti shampoo antiforfora.
Diradamento
La caduta dei capelli è un argomento incredibilmente complesso che potrebbe riempire un intero libro di testo di dermatologia, pertanto non dovrebbe stupire se una piccola sezione di un articolo del blog sulle punte dei capelli sani riesca a malapena a sfiorare la superficie. Le cause della caduta dei capelli sono molteplici: genetica, stress, farmaci, cambiamenti ormonali, rapida perdita di peso, carenze nutrizionali o qualsiasi combinazione di questi elementi. Per la caduta dei capelli maschile e femminile causata da una combinazione di genetica e invecchiamento, ecco alcuni prodotti utili:
Vitamina B e caffeina
Le vitamine del gruppo B, tra cui niacinamide (vitamina B3) e pantenolo (una forma di vitamina B5) in combinazione con la caffeina sono generalmente presenti negli shampoo addensanti. Pensata per stimolare i follicoli piliferi e aumentare il diametro del fusto del capello, la combinazione di questi ingredienti dà vita a una chioma più folta.
Collagene marino
Sappiamo che il collagene è essenziale per la crescita dei capelli, poiché fornisce proteine e aminoacidi necessari per la produzione di cheratina. I dati scientifici che supportano l'efficacia del collagene marino derivato dal merluzzo selvatico lo rendono un integratore nutrizionale ideale per favorire la crescita dei capelli. È importante tenere a mente che questo integratore non è stato studiato in pazienti in gravidanza e, pertanto, consiglio di evitarlo in questa condizione.
In presenza di caduta dei capelli persistente, rapida o in progressivo peggioramento, suggerisco di rivolgersi a un dermatologo per determinarne la causa, escludere eventuali condizioni patologiche sottostanti e sviluppare un piano di trattamento completo.
Come sempre, non esitare a contattarci in caso di ulteriori domande. Ecco come raggiungere i tuoi obiettivi in tema capelli nel 2022!
Fonti:
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- Farris, P. K., Rogers, N., McMichael, A., & Kogan, S. (2017). A Novel Multi-Targeting Approach to Treating Hair Loss, Using Standardized Nutraceuticals. Journal of drugs in dermatology: JDD, 16(11), s141–s148.https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29141069/
- Haskin, A., Kwatra, S. G., & Aguh, C. (2017). Breaking the cycle of hair breakage: pearls for the management of acquired trichorrhexis nodosa. The Journal of dermatological treatment, 28(4), 322–326. https://doi.org/10.1080/09546634.2016.1246704
- Nestle, F. O., Kaplan, D. H., & Barker, J. (2009). Psoriasis. The New England journal of medicine, 361(5), 496–509. https://doi.org/10.1056/NEJMra0804595
- Pechère, M., Krischer, J., Remondat, C., Bertrand, C., Trellu, L., & Saurat, J. H. (1999). Malassezia spp carriage in patients with seborrheic dermatitis. The Journal of dermatology, 26(9), 558–561. https://doi.org/10.1111/j.1346-8138.1999.tb02048.x
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