8 integratori naturali per aumentare l'energia
La sensazione di avere poche energie (conosciuta anche come spossatezza, o a volte sindrome da stanchezza cronica) è uno dei motivi comuni per cui si va dal dottore. A volte, trovare la causa dell'indolenza costante è semplice, mentre a volte è difficile da scoprire sia per il dottore che per il paziente. Ci sono molte ragioni mediche per cui una persona può sentirsi affaticata. I motivi medici comuni includono, ma non si limitano a:
- tiroide ipoattiva (nota anche come ipotiroidismo)
- anemia (può essere dovuta a carenza di ferro, a carenza di vitamine o altro)
- carenza di vitamina B12
- problemi polmonari
- disturbi del sonno come apnea notturna o insonnia
- malattie renali croniche
- depressione cronica (una frequente causa di affaticamento)
- alimentazione carente
- uso di tabacco
- carenze nutrizionali causate da farmaci prescritti
Queste condizioni e abitudini richiedono l'attenzione di un medico, quindi è importante che una persona venga valutata dal proprio medico, prima di provare semplicemente gli integratori per avere “più energia”. A meno che la causa principale non sia identificata e adeguatamente trattata, un integratore sarà di scarso aiuto. Se non viene identificata alcuna causa singola o grave, allora gli integratori possono aiutare.
Vitamina B12
La vitamina B12 (indicata anche come cobalamina o cianocobalamina) è un nutriente importante di cui il corpo ha bisogno per aiutare a ottimizzare la salute del cervello, dei nervi e del sangue. Tuttavia, nonostante la sua importanza, ci sono molte prove che dimostrano che molte persone in tutto il mondo sono carenti di questo nutriente essenziale.
Studi negli Stati Uniti dimostrano che, nelle persone di età pari o superiore a 60 anni, fino a una su sei (17%) è carente di vitamina B12 mentre, nelle persone di età inferiore a 60 anni, fino a una su 15 (6%) ne è carente. Ma questo non è solo un problema di salute degli americani. Nella parte settentrionale della Cina, ad esempio, uno studio del 2014 ha mostrato che fino al 45% delle donne cinesi era carente di vitamina B12. Anche la maggior parte delle altre popolazioni in tutto il mondo ne sono colpite e i risultati possono avere un effetto negativo sulla qualità della vita di una persona—livelli non ottimali possono provocare sensazioni di affaticamento e depressione.
Test: è possibile testare il livello ematico di vitamina B12 (normale è da 200 a 900 pg/ml). La maggior parte dei neurologi raccomanda livelli ematici superiori a 500 pg/ml per garantire che i nervi e il cervello ne abbiano quantità adeguate. Impariamo a conoscere i nostri livelli, se facciamo un'analisi!
Alcune cose da ricordare: se è presente anche una carenza di acido folico, integrare prima la vitamina B12, poi integrare l'acido folico. Questo aiuta con il metabolismo cellulare. Poiché la vitamina B12 è solubile in acqua, se viene consumata in eccesso, può lasciare il corpo durante la minzione (la vitamina B12 renderà l'urina di un giallo brillante). Se possibile, prendere in considerazione l'assunzione di questa vitamina due volte al giorno per mantenere stabili i livelli ematici.
Ci sono alcuni modi per integrare la vitamina B12:
- Compresse di vitamina B12 – Disponibile come vitamina B12 (cianocobalamina) o metil-vitamina B12 (metil-cobalamina). La dose orale giornaliera varia da 500 mcg a 5.000 mcg.
- Spray orale di vitamina B12– Disponibile come vitamina B12 (cianocobalamina) o metil-vitamina B12 (metil-cobalamina). La dose orale giornaliera varia da 500 mcg a 5.000 mcg.
- Gocce di vitamina B12 – Disponibile come vitamina B12 (cianocobalamina) o metil-vitamina B12 (metil-cobalamina). La dose orale giornaliera varia da 500 mcg a 5.000 mcg.
- Iniezioni di vitamina B12 – nella maggior parte dei paesi vengono vendute dietro prescrizione medica; possono essere iniettati settimanalmente o una volta al mese 1.000 mcg.
Ginseng (Panax ginseng)
Ginseng, noto anche come Panax ginseng, ginseng rosso o ginseng coreano. Originario della Corea, il Panax ginseng viene utilizzato da oltre 2.000 anni. Cresce anche in alcune parti della Cina e della Siberia. I principi attivi del Panax ginseng sono i ginsenosidi.
Il ginseng è una terapia importante nell'ambito della medicina tradizionale cinese (MTC). Mentre ci sono altri tipi di ginseng, il Panax ginseng è unico e bisogna stare attenti a non confonderlo con altri ginseng conosciuti, come il ginseng siberiano.
Uno studio del 2015 ha mostrato che il ginseng potrebbe aiutare a ridurre la stanchezza nei pazienti in terapia oncologica. Uno studio del 2018 su pazienti oncologici apparso in Biomed Pharmacotherapy ha mostrato risultati simili. Il ginseng è noto per aiutare ad aumentare i livelli di energia in chi pratica MTC.
Uno studio del 2018, che utilizzava un modello animale, ha dimostrato che il ginseng svolge un ruolo importante nel ridurre i sintomi di affaticamento in generale. Se si sta soffrendo di affaticamento, bisognerebbe considerare l'aggiunta di questa erba al regime alimentare o agli integratori già assunti.
Dose consigliata: come indicato sull'etichetta.
Ashwagandha (Withania somnifera)
L'ashwagandha è un'erba adattogena, che può essere di grande aiuto nella gestione della spossatezza cronica. Nativa dell'Asia, in particolare dell'India e di alcune regioni della Cina, quest'erba è comunemente usata nella medicina ayurvedica come terapia per combattere la stanchezza. Nello specifico, sono due i motivi principali alla base della sua assunzione:
Migliora l'energia – Uno studio del 2013 su Integrative Cancer Therapies ha mostrato che l'ashwagandha potrebbe aiutare a migliorare l'energia e la qualità della vita in coloro che si sottopongono a terapie per la cura del cancro.
Migliora la resistenza – Studi sugli animali hanno anche dimostrato che l'ashwagandha può aiutare a migliorare i livelli di energia e la resistenza. Uno studio del 2015 sugli atleti di Ayu ha mostrato che l'ashwagandha potrebbe aiutare a migliorare la loro resistenza e la loro qualità di vita.
Dose consigliata: 500 mg di Ashwagandha, una o due volte al giorno.
Rhodiola
La rhodiola - (R. rosea ) è un adattogeno, un'erba che aiuta a proteggere le cellule dal danno ossidativo da fattori di stress ambientale e climatico. Poiché gli adattogeni crescono in condizioni climatiche difficili e devono proteggersi da tali estremi ambientali, sono piante molto forti. La rhodiola, ad esempio, cresce ad altitudini di 10.000 piedi (3.000 m) sul livello del mare, dove la concentrazione di ossigeno è bassa e le temperature sono fredde. I suoi effetti benefici includono:
Effetto anti-fatica: la rhodiola può essere un'opzione per chi è sempre inspiegabilmente stanco. Uno studio del 2009 su Planta Medica ha concluso che l'uso di rhodiola ha un effetto anti-fatica.
Migliora la resistenza fisica: gli atleti a tutti i livelli di competizione cercano spesso modi per migliorare la propria resistenza. La rhodiola può essere utile. Uno studio del 2009 sul Chinese Journal of Integrative Medicine ha concluso: “L' integratore a base di erbe combinato di rodiola e ginkgo potrebbe migliorare le prestazioni di resistenza, in quanto aumenta il consumo di ossigeno e protegge dalla fatica”. Uno studio del 2013 sul Journal of Strength and Conditioning Research ha anche supportato la capacità della rhodiola’sdi migliorare la resistenza all'esercizio.
Dosaggio consigliato: una capsula di rhodiola –da 500 mg una o due volte al giorno o come indicato sull'etichetta. Estratto liquido di rhodiola – come indicato sull'etichetta.
Iodio
In tutto il mondo, la principale causa di gozzo, noduli tiroidei o tiroide ipoattiva è la carenza di iodio. Una condizione autoimmune, che i medici chiamano tiroidite di Hashimoto, può anche portare a una tiroide ipoattiva, malattia comune in Europa e negli Stati Uniti. Molti ritengono che le persone provenienti dagli Stati Uniti non siano a rischio di carenza di iodio. Tuttavia, uno studio del 2011 sulla tiroide ha dimostrato che quasi il 10% delle persone negli Stati Uniti aveva una carenza di iodio da moderata a grave e, almeno un ulteriore 5%, ne era lievemente carente.
In tutto il mondo, gli studi mostrano anche che oltre il 10% delle donne può risultare carente di questo nutriente fondamentale. Uno studio del 2018 sui nutrienti delle donne in gravidanza in Norvegia ha mostrato che fino al 55% delle donne non assumeva una quantità ottimale di iodio nella loro dieta. Secondo l'Australian Thyroid Foundation, “in Australia, più del 50% dei bambini e delle donne incinte o che allattano al seno hanno dimostrato di essere carenti di iodio”
Testi: il modo preferito per testare la carenza di iodio, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è raccogliere un campione casuale di urina. Secondo gli standard dell'OMS, un risultato inferiore a 100 mcg/L è considerato carenza di iodio.
Sintomi: gli stessi di una tiroide ipoattiva a causa della carenza di iodio. Questi includono metabolismo rallentato, difficoltà a perdere peso, perdita di capelli, stitichezza, pelle secca, depressione e affaticamento cronico.
Dose consigliata:
Assumere un integratore multivitaminico e minerale che contiene 150 mcg di iodio. Altre persone assumono integratori di iodio o alghe per aiutare a mantenere dei sani livelli di iodio.
Coenzima Q10
Il coenzima Q10 (CoQ10) svolge un ruolo importante nella salute dei mitocondri, le centrali elettriche delle nostre cellule. Visto che il cuore è l'organo più attivo di tutti, produce e richiede la maggior quantità di CoQ10 per soddisfare le sue esigenze metaboliche. Per funzionare con un'energia ottimale, anche i nostri muscoli hanno bisogno di una quantità sufficiente di coenzima Q10.
Uno studio su Nutrition ha dimostrato che l'integrazione orale con il coenzima Q10 fu in grado di aiutare a ridurre i sintomi di affaticamento e migliorare le prestazioni fisiche in coloro che lo assumevano. Uno studio del 2017 in Clinical and Experimental Rheumatology ha mostrato che 200 mg di coenzima Q10 potrebbero aiutare a ridurre i sintomi comuni di affaticamento e dolore in persone affette da fibromialgia. Per ulteriori informazioni consultare Natural Treatments for Fibromyalgia.
Anche le malattie cardiache provocano una sensazione di affaticamento. Uno studio del 2017, che ha esaminato altre 14 ricerche, ha mostrato un importante qualità del CoQ10—i risultati hanno mostrato che coloro che assumevano CoQ10 avevano il 31% in meno di probabilità di morire per complicazioni dovute all'insufficienza cardiaca congestizia.
Dose consigliata: 100 mg da una a tre volte al giorno, fino a 300 mg al giorno.
Glicina
La glicina è un aminoacido necessario per la produzione di collagene cutaneo, DNA ed emoglobina o globuli rossi. Quando necessario, la glicina può essere prodotta dall'organismo, pertanto è considerata un amminoacido “non essenziale”. Tuttavia, per sentirsi più in salute, alcune persone potrebbero avere richieste metaboliche di glicina più elevate rispetto ad altre. In coloro con esigenze più elevate, il corpo potrebbe non essere in grado di funzionare secondo necessità e potrebbero essere necessari livelli più elevati di integrazione di glicina.
Uno studio del 2012 su Frontiers in Neurology ha mostrato che le persone che soffrivano di insonnia provavano meno affaticamento e sonnolenza diurna quando ricevevano L-glicina a dosi di 3 grammi (3.000 mg) prima di coricarsi. Uno studio del 2017 su Nutrition Journal ha suggerito che le persone che soffrono di affaticamento cronico dovrebbero integrare la loro dieta con aminoacidi, come la glicina.
Dose consigliata: 3 grammi (3.000 mg) al giorno.
L-ornitina
La L-ornitina è un aminoacido non utilizzato nelle proteine. Tuttavia, la sua presenza gioca un ruolo importante nel metabolismo umano. Questo aminoacido svolge un ruolo importante nell'aiutare l'organismo ad eliminare l'ammoniaca, una tossina comune che si trova in dosi elevate in chi soffre di malattie epatiche o in chi consuma regolarmente alcol.
Stanchezza: uno studio del 2011 ha mostrato che le persone con sindrome da stanchezza cronica (CFS) hanno livelli più bassi di ornitina nel sangue rispetto a chi non ne soffre. Uno studio su Nutrition Research ha dimostrato che la L-ornitina potrebbe aiutare a ridurre la stanchezza in coloro che l'hanno presa sotto forma di integratore.
Inoltre, uno studio in Clinical Drug Investigations ha mostrato che anche chi soffriva di malattie epatiche ha notato un miglioramento dei livelli di energia quando ha integrato la sua dieta con L-ornitina. Veniva ben tollerata nel 98% di coloro che l'hanno assunta.
Dose consigliata: 1.500 mg una o due volte al giorno.
Bibliografia:
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